Quando si rientra da un viaggio il tormentone è sempre lo stesso: "Vieni da me a vedere le foto della vacanza?"; in tempi di social networks questo si traduce in profili e bacheche intasati di album fotografici delle suddette vacanze, come se il resto del mondo fosse interessato ad ogni singolo marciapiede, insegna, cupola che abbiamo immortalato.
Fino a poco tempo fa non amavo questo comportamento, lo trovavo narcisistico e noioso, ma in un periodo dove le brutte notizie arrivano copiose ogni giorno, penso che sia legittima la necessità di condividere le esperienze positive, "lanciandole" sulla rete come fossero un antidoto. Per questo, e per il mio narcisismo, mi associo al trend, e racconto la mia seconda vacanza in Germania. Sarebbe stato troppo semplice infilare le foto una dietro l'altra... per cui ho deciso di farne una presentazione, il risultato finale è alquanto casereccio ma dignitoso (Ciao Steve Jobs! E grazie ancora). Le foto non le ho scattate io, ma sono frutto della pazienza e della costanza dei miei compagni di viaggio. Per motivi di (sacrosanta) privacy ho omesso quelle che ritraevano i miei amici, a parte qualche scatto rubato a Max.
Ebbene, sono tornata! Non sono rimasta in Germania, anche se il pensiero l'ho fatto.
Al rientro dalla vacanza, dopo più di una settimana lontano da casa e da BORGODELDUCA, ci sono state diverse cose di cui occuparsi: molto lavoro arretrato, consegne da sistemare, ospiti da ricevere, foto da riordinare ma nessunissima voglia di tornare alla routine quotidiana.
A me l'estate piace nonostante il caldo soffocante e il disagio di sudare persino da fermi, mi piace quel senso di straniamento e il dolce far niente causato dalle alte temperature e dalle giornate lunghissime, mi piace avere tanto tempo in più da condividere con le persone care.
