sabato 29 settembre 2012

Bella dentro... (balla che ti passa)

In arrivo un altro sproloquio sulla mia passione per la danza e per i film musicali!

Uno degli aspetti che mi intriga di più della danza è il fattore estetico, quello che riguarda il risultato finale, ma anche quello più superficiale dell'abbigliamento.

Chi pensa di riconoscere una ballerina, per strada, cercando una ragazza appariscente, seducente, bella, non la troverà mai.

Bisogna invece cercare una ragazza acqua e sapone, con i capelli un po' in disordine, avvolta in una felpa, con indosso scarpe da ginnastica o stivali bassi, che si muova veloce tra la gente perché tra un esame è l'altro, tra un lavoro e l'altro, è sempre di corsa, per arrivare puntuale alla lezione di danza.



Una volta in sala la storia cambia, il corpo si libera degli strati superflui: un body aderente lo fascia senza costringerlo, scalda muscoli di lana enormi e caldissimi sui muscoli intorpiditi, capelli perfettamente disciplinati da forcine ed elastico, tutto il tempo del mondo a disposizione per sudare e creare i movimenti; datele la possibilità di ballare e lei lo farà sempre e comunque, con tutù e punte da ballo o in un locale di dubbia reputazione, vestita da regina della notte su tacchi altissimi.



Balla che ti passa - Flashdance (1983)
 
E' la storia di Alex Owens, una diciottenne che vive in un magazzino dismesso con il suo pitbull, lavora come operaia di giorno e come ballerina in un locale notturno, decisa a realizzare il suo sogno: danzare all'accademia di ballo di Pittsburg; la sua insegnante è una ballerina ormai fuori dalle scene che da sempre la incoraggia a realizzare il suo sogno. Ovviamente al Conservatorio non la vogliono neanche per le audizioni, poiché non ha mai frequentato una vera scuola. Durante una delle sue esibizioni notturne viene notata dal suo capo che in quel momento viene a conoscenza che Alex è una sua dipendente; I due cominciano ad intrecciare una tenera storia d'amore.



Lui le procura un'audizione al Conservatorio e quando Alex lo scopre vorrebbe rinunciare, ma alla fine si presenta, e qui la scena finale, meravigliosa, memorabile perché... 



Il film, ovviamente, fu stroncato dalla critica, ma cosa importa, ormai tutti sappiamo quanto fosse bella Jennifer Beals sotto la tuta da operaia!




Non sarà una storia che brilla per originalità ma, secondo me, il gioco delle apparenze è ben riuscito e, soprattutto, ci mostra quanto possono essere sexy un paio di scalda muscoli e un reggiseno tirato via da sotto il maglione.

Anna

mercoledì 12 settembre 2012

Una ventata d'aria nuova

Questa è la fine di un'estate che è stata lunga e faticosa.
Lo è stata a causa del clima implacabilmente torrido, di una crisi economia che ci ha prosciugato più del caldo e di uno strano silenzio al quale non ero più abituata.
E' proprio questo ultimo aspetto che mi ha colpito particolarmente.
Non si tratta di un silenzio normale ma di un silenzio mediatico: molti dei blog che leggo abitualmente hanno cessato la loro attività e anche io sono stata lontana dal Web.

Lo ha spiegato bene la Sigrid, dell'amato Cavoletto, nel suo post al rientro dalla pausa estiva: "Il silenzio è diventato il primo dei beni di lusso". Per me è anche una questione di energie in esaurimento che vanno risparmiate per la vita reale, di tempi e di spazi che tornano fisici. 

Per fortuna il clima sta cambiando, ce lo dicono le colline, gli odori nei vicoli, le vetrine dei negozi e quell'aria che arriva la mattina presto costringendomi a tirare su la copertina.
L'aria fresca si insinua sotto i vestiti e mi restituisce lo slancio...





A BORGODELDUCA c'e aria di nuovo, ed è soltanto l'inizio!





PS. Bentornate amiche di internet!
momben, alessandra, sigrid, e le altre che ancora tacciono.

martedì 11 settembre 2012

Undici, al cielo

L'ho già detto in altre occasioni che Emiliano Carli riesce, con le sue vignette, a dare voce alle emozioni, quando le parole non ci sono o ce ne sono troppe.
Grazie Carli.


Per non dimenticare l'indimenticabile...

Anna